La religione egizia

La religione egizia, una civiltà basata sulla religione.

La religione egizia e tutte le sue principali caratterizzazioni sarà l’argomento centrale di tutto l’articolo, anche perché tutta la civiltà egizia poggia le sue basi sulla religione, caratterizzata quindi da un pensiero che ha mantenuto la sua influenza per millenni, è diventata nel corso del tempo il fulcro e fondamento per l’arte, la letteratura, l’amministrazione, il diritto, la politica. Ma ora facciamo una breve sintesi di questa civiltà tanto affascinante quanto misteriosa.

Brevi accenni storici: gli Egizi

In Africa orientale, nel territorio dell’Egitto, scorre il Nilo, uno dei fiumi più lunghi del mondo. Il Nilo durante il periodo delle piene usciva dagli argini e depositava sul suolo le sulle sue rive una sostanza fertilizzante, grazie alle quali l’Egitto è sempre stata una delle aree più fertili di tutta l’antichità. Nella valle del Nilo a partire dal 4000 A.C. circa si è sviluppata una della civiltà più fiorenti e longeve della storia: la civiltà egizia che è durata per quasi 3000 anni.

Una storia lunga millenni

Gli antichi Egizi hanno potuto prosperare indisturbati nella fertile valle del Nilo in quanto il territorio era circondato da montagne a Est, dal deserto ad Ovest e dal Mar Mediterraneo a Nord. Questi elementi hanno isolato e in qualche modo protetto la popolazione da invasioni nemiche per molti millenni fino all’invasione di popoli vicini avvenute a partire dal 1000 A.C circa. Gli Assiri prima e i Macedoni poi, fino alla conquista definitiva dell’Egitto da parte dei Romani nel 30 A.C hanno segnato la fine di un glorioso impero.

Gli Egizi sulla linea del tempo

La religione egizia

La religione egizia, anche come testimoniato dai testi scritti più antichi, era fondamentalmente incentrata sulla fertilità della terra, aspetto questo di grande rilevanza per la pratica dell’agricoltura, Non a caso infatti, uno degli elementi caratteristici della religione egizia è la zoolatria, ovvero il culto degli animali e della terra. Le origini di questa cultura risiedono proprio nella natura specifica della società egizia essenzialmente pastorale ed agricola. Numerosi animali erano considerati sacri perché ritenuti fondamentali per la sopravvivenza del popolo: la vacca produceva il latte, il gatto cacciava i topi, il coccodrillo annunciava il sopraggiungere delle piene. Tutte le divinità inoltre svolgevano dei ruoli specifici legati al culto della terra, del fiume Nilo, dei raccolto, del cicli naturali e degli astri celesti.

Politeismo egizio

Inizialmente gli Egizi attribuivano la nascita del mondo, degli Dei e degli uomini al Dio uno, identificabile col sole. Dal caos primordiale in cui il tempo non esisteva Egli trasse in vita ogni cosa, persino gli Dei, essere mortali alla stessa stregua degli uomini, che potevano morire e rinascere e alla fine dei tempi erano destinati a ritornare alla non esistenza quella del caos primordiale. Quindi mortali e neppure onnipotenti avevano però nelle mani il destino degli uomini ed erano garanti dell’ordine cosmico. Gli Egizi adoravano numerose divinità anche se ognuno poteva essere devoto ad una in particolare e considerarla di fatto più importante delle altre. Anticamente i territori erano suddivisi in distretti separati l’uno dall’altro; ogni distretto sviluppò il proprio culto ed ogni divinità era strettamente legata ad esso. Solo in seguito all’unificazione del regno alcune divinità vennero venerate da tutti cercando anche una corrispondenza tra di loro.

Religione e potere: il Faraone

La religione in Egitto era un mezzo attraverso il quale il re o il sovrano affermava e si assicurava il suo potere su tutte le terre, le ricchezze del paese e dei suoi sudditi sei quali disponeva della vita e della morte. Il suo potere era quindi assoluto. La figura del faraone rivestiva un ruolo importantissimo nella società egizia, era considerato un Dio in terra, figlio del Dio Ra la cui autorità era divina, il regno non poteva esistere senza di lui. Egli garantiva l’ordine del cosmo e la giustizia del mondo; quando un faraone moriva l’ordine del mondo era sconvolto, solo dopo la nuova incoronazione poteva essere ristabilito. Il compito fondamentale del faraone era quello di mantenere l’ordine e l’armonia tra gli uomini, adorare gli Dei, svolgere i riti e prendersi cura del suo popolo.

I suoi compiti in breve:

  • Ruolo economico: organizzava i lavori agricoli e le nuove opere di canalizzazione, si occupava del commercio con gli altri popoli.
  • Ruolo religioso: presiedeva alle cerimonie religiose, faceva offerte agli Dei per far prosperare l’Egitto
  • Ruolo militare: garantiva l’ordine ed era a capo dell’esercito.

Le principali divinità:

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Scherma riassuntivo delle principali divinità egizie.

Attività operativa: Stampa la scheda e collega ad ogni divinità il suo nome poi ritaglia e incolla sul quaderno

La vita dopo la morte

Gli Egizi credevano che l’uomo fosse costituito, oltre che dal corpo, da tre forze spirituali:

  • la forza creatrice
  • la forza dell’anima che dopo la morte si distacca dal corpo, ma poi vi ritorna in una vita ultraterrena.
  • la forza che si sviluppa solo dopo la morte.

Era importante quindi che il corpo del defunto rimanesse nella tomba nel miglior stato di conservazione possibile, altrimenti l’anima non avrebbe potuto ritornarvi. La tecnica raffinatissima che permetteva di attuare la conservazione dei corpi era detta: mummificazione. Questo trattamento però era destinato solo ai faraoni, alle loro famiglie e ai nobili. Il luogo in cui il defunto continuava a vivere era situato nelle viscere della terra, qui riposava il suo corpo in attesa di ricongiungersi con l’anima. Le tombe infatti venivano provviste di abiti, oggetti di uso comune, cibo, proprio per permettere una vita agiata e confortevole anche dopo la morte.

Sarcofago egizio

Il giudizio dell’oltretomba

Secondo gli Egizi il defunto veniva traghettato attraverso un fiume fino al regno di Osiride. Vi erano molte prove da superare, molti pericoli, ma in suo aiuto egli disponeva del Libro dei morti, un insieme di scritti funerari, formule magiche, preghiere che gli avrebbero permesso di giungere davanti al tribunale di Osiride e ai suoi 42 Giudici per il giudizio definitivo.

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Le piramidi

Le piramidi erano tombe funerarie destinate esclusivamente ai faraoni durante l’antico e il medio regno. Sono tra i monumenti più famosi della civiltà egizia. Erano a forma piramidale con base quadrata. Probabilmente le piramidi furono costruite con questa forma perché gli Egizi adoravano il sole: gli spigoli delle piramidi rappresenterebbero infatti i raggi solari che arrivano sulla terra e la piramide sarebbe il simbolo di una grande scala che permetteva al faraone di raggiungere il cielo. “Viene eretta per lui una rampa fino al cielo e degli sale su quella fino al cielo” ( Dai testi delle piramidi). Le piramidi quindi simboleggiavano, come le Ziggurat, l’unione tra la terra e il cielo.

All’interno delle piramidi c’era un lungo e complesso sistema di corridoi e camere segrete ancora inesplorate che portava alle camere funerarie dove erano custoditi i sarcofagi e il corredo funerario. Quest’ultimo era costituito da tutto ciò che, secondo gli Egizi, sarebbe servito al faraone nella vita dopo la morte: oggetti d’uso quotidiano, gioielli, e anche statuette di servitori che avrebbero preso vita nell’aldilà per servirlo. Le piramide erano inoltre circondate da complessi di templi e altre strutture funerarie dedicate al culto dei sovrani defunti.

La costruzione delle piramidi

Le piramide erano costruite con enormi blocchi di pietra calcarea o di granito, venivano tagliati e trasportati dalle cave alle zone di costruzione. Per trasportare i blocchi, gli Egizi utilizzavano slitte o rulli che scivolavano su tronchi di legno oppure imbarcazioni per il trasporto lungo il fiume. Le enormi pietre venivano trascinate su rampe di terra e mattoni per poterle sollevare e metterle in posizione. La realizzazione delle piramidi richiedeva molto molto tempo e soprattutto il lavoro di migliaia di operai, falegnami, architetti, scribi, scalpellini e durante il periodo delle piene quando i campi erano impraticabili, i contadini venivano obbligati a lavorare nei cantieri.

Il Tempio e i sacerdoti

In Egitto esistevano due tipi di Tempi:

  • I templi divini consacrati una specifica divinità e considerati la sua reale dimora sulla terra. Nella stanza più sacra del Tempio vi era custodita la statua in cui il Dio era presente; i sacerdoti pertanto trascorrevano la loro vita a curare le sue necessità quotidiane: offrivano, acqua, cibo, abiti, gioielli, affinché potesse lavarsi, purificarsi e nutrirsi. Veniva edificato sulla sponda orientale del fiume dove il sole sorgeva e il percorso che conduceva alla cella più sacra si sviluppava a “cannocchiale” ovvero il soffitto si abbassava e la luce man mano diminuiva fino al buio più totale della Cella sacra.
  • I Templi funerari: avevano lo scopo di mantenere vivo il ricordo del faraone dopo la morte quindi erano dedicati al suo culto. Spesso sorgevano sulla sponda occidentale del fiume, dove il sole tramonta, nei pressi del complesso piramidale dedicato al sovrano.