Il Natale nella letteratura

Il Natale nella letteratura italiana del 900.

L’evento della natività ha ispirato numerosi poeti e scrittori di tutti i tempi. Molti si sono lasciati conquistare dalla romantica storia che si è consumata in quella notte stellata come poche. Complici la dolcezza del bambino venuto dal cielo, la stella che giuda il passo dell’uomo desideroso di rendere omaggio al re divino, gli angeli tra terra e cielo per consegnare agli uomini il lieto annuncio, la semplicità della capanna, la purezza di cuore dei pastori che cantano lodi al cielo, il lungo viaggio misterioso dei re saggi…

Descrizione

Vastissima è la scelta dei componimenti a tema natalizio sia di autori classici che contemporanei e non solo italiani. Per strutturare questa specifica unità didattica ho scelto alcune poesie di facile fruizione, il cui messaggio è facilmente intuibile, e il linguaggio molto semplice. Ogni poesia è preceduta da un breve commento introduttivo, le slide sono in formato stampabile e ognuna di esse rappresenta una guida per la comprensione del significato di ogni opera analizzata.

Il Natale nella letteratura: I poeti che ho scelto sono i seguenti:

Guido Gozzano: La notte santa (estratto) – Boris Pasternack: Una stella sulla strada di Betlemme ( estratto) – Gabriele D’annunzio: I re magi – P.G Cesareo: Notte di Natale – Salvatore Quasimodo: Natale – Umberto Saba: A Gesù bambino.

La notte santa di Guido Gozzano ( Breve commento)

Titolo dell’opera “La notte santa”

Il poeta in questa poesia annuncia a gran voce la nascita del bambino, acclama le genti affinché vadano alla capanna a rendere omaggio al sovrano bambino, incita le campane e le cornamuse ad intonare canti di festa in onere del grande evento. La notte è santa e risplende di un astro divino: la cometa.È nato nell’umiltà della paglia come è stato profetizzato dalle scritture e non nello sfarzo e nella ricchezza. questo componimento è un autentico inno alla natività di Gesù, sovrano e signore del mondo. Ciò che conta per il poeta è la presenza di Gesù in quanto venuto al mondo, una presenza annunciata dal cielo nello splendore di un astro divino che indica a tutti il cammino.

Una stella sulla strada di Betlemme di Boris Pasternack ( Breve commento)

Titolo dell’opera: “Una stella sulla strada di Betlemme”

Il poeta si lascia totalmente conquistare dalla scena della natività. L’atmosfera che riesce a creare è pacata, descrive con grande naturalezza la magnifica quiete di quella notte in cui, alla finestrella di un capanno, traluceva una nuova stella divina e modesta, mai vista prima. È una notte fredda, il bambino nella sua culletta di quercia avvolto nel tepore della capanna, riscaldato dall’alito del bue e a fargli compagnia animali domestici, gli angeli sono a scavalco tra la terra e il cielo, si mescolano incorporei alla folla che è giunta nel frattempo ai piedi del colle. E poi i pastori, i re magi e la loro speciale visita al re bambino. Questa è la romantica storia che narra il poeta, la storia del Natale in versi.

I re magi di Gabriele D’annunzio ( Breve commento)

Titolo dell’opera: I re magi

È in una notte senza luna che nasce il divino, la luce si propaga a raggi non dal cielo bensì dal capanno, tanto l’evento è straordinario. Giungono i pastori e anche i re magi. La poesia si sofferma principalmente sulla discussione dei tre personaggi sorta dopo l’annuncio della nascita del re divino. Essi si domandano chi dei tre deve offrire il suo dono per primo, stabiliscono pertanto di comune accordo che l’oro tra i doni è il più prezioso e quindi deve essere offerto dal principio. E così accade. Gesù in tutta la sua semplicità rifiuta il primo dono e accetta gli altri due: l’incenso e la mirra reputati più modesti. L’autore in questa poesia ha voluto sottolineare l’estrema regalità del bambino, ma nello stesso tempo ha evidenziato che questa regalità non ha nulla a che vedere con la ricchezza e lo sfarzo come si conviene a tutti re della terra. Il re bambino è umile, nato in una semplice capanna, certamente l’oro non gli si addice.

Notte di Natale di P.G Cesareo ( Breve commento)

Natale nella letteratura di P.G Cesareo

Il poeta descrive con grande dolcezza questa notte santa. È una notte santa, diversa da tutte le altre notti, è una notte calma, limpida e serena, rischiarata dalla luce mite delle stelle e dal riflesso candido della neve. Un venticello muove appena appena l’aria. I canti e le melodie non disturbano il silenzio che regna sovrano e incontrastato. È un silenzio sacro, misterioso; persino l’evento della natività non è espresso chiaramente ma resta anch’esso in sottofondo. Tutto è avvolto da questo maestoso e profondo silenzio.

Natale nella letteratura di Savatore Quasimodo ( Breve commento)

Titolo dell’opera: Natale

Il componimento nasce dall’osservazione del presepe: gli umili pastori giunti alla capanna, i re magi avvolti nelle loro lunghe vesti venuti da lontano ad omaggiare il bambino, l’asinello che al chiarore della stella sembra di colore azzurro. Nel presepe, seppur finto, sembra regnare una pace reale che il poeta contrappone però alla non pace nel cuore e nella vita degli uomini, gli uni conto gli altri, in perenne lotta. La poesia quindi mostra un paragone tra due situazioni opposte: la pace del presepe e la vita burrascosa degli uomini. E in ultimo l’autore ci pone davanti ad una profonda riflessione sul vero significato del Natale.

A Gesù bambino di Umberto Saba ( breve commento)

Titolo dell’opera: A Gesù bambino

In questa poesia il poeta immagina di essere davanti al bambino non per offrigli dei doni ma per chiederne, doni come la bontà e la dolcezza. Eccomi dice il poeta, ci sono, sono qui anch’io in questa notte santa dove tutto è possibile persino trasformare e mutare il proprio cuore ed indirizzarlo al bene. Gesù è dato al povero e al ricco senza distinzioni, basta saperlo accogliere nella propria vita, il suo dono d’amore deve crescere ogni giorno dentro ciascuno e diffonderlo agli altri, non solo a Natale, ma sempre.